Improvvisare non si può e non si deve. Una regola che vale per tutti i volontari di Croce Rossa, e in particolare in caso di calamità o di eventi che non possono essere gestiti senza una rigorosa organizzazione e un adeguato training. La formazione, fiore all’occhiello del mondo CRI, è indispensabile per agire senza esitazione quando il tempo per pensare non c’è.

Con l’obiettivo di testare, in scenari realistici di emergenza, le capacità degli operatori dei Soccorsi con mezzi e tecniche speciali (SMTS) e degli operatori di emergenza (OPEM), il Comitato 8-11-12 di Roma ha organizzato, dal 16 al 18 giugno, a Soriano del Cimino, un campo di formazione che ha coinvolto circa 90 volontari.

Tre giorni di full immersion durante i quali i partecipanti hanno potuto mettere in pratica le nozioni apprese nei corsi teorici o aggiornare le tecniche già utilizzate in passato. Dal montaggio delle tende per la popolazione colpita da un terremoto, al recupero dei dispersi feriti in montagna, al salvataggio delle vittime di un incidente di elicottero in piena notte, le simulazioni degli operatori CRI hanno riguardato tutti gli aspetti del soccorso fornito dalla Croce Rossa in caso di catastrofe o di grave incidente, attraverso il coordinamento delle squadre SMTS e OPEM.

Un ruolo di primo piano è stato riservato all’addestramento con i droni. Il referente nazionale e i piloti del Comitato hanno dato una dimostrazione pratica delle potenzialità di questi strumenti, entrati a far parte, a pieno titolo, delle attuali tecniche di ricerca di Croce Rossa.

Alternando lezioni teoriche a esercitazioni sul campo, i volontari riuniti a Soriano si sono messi alla prova in un contesto che, oltre a rafforzarne le competenze operative, ha rinsaldato lo spirito di squadra. Anche grazie all’ottimo cibo preparato dal Nucleo Cucina e al lavoro di tutto lo staff di supporto.